Il sovrappeso in epoca di pandemia.

Quasi il 50% degli italiani ha subito in questi ultimi mesi un significativo aumento di peso corporeo.

Causato non solo dalla forzata chiusura in casa ma anche dalla permanenza sulle sedie dovuto al ricorso diffuso al lavoro agile (il famoso smart working), dalla riduzione dell’attività fisica all’aria aperta e dal rifugio nel cibo delle tensioni e delle angosce che si sono di conseguenza moltiplicate. Coldiretti ha calcolato che la spesa alimentare degli italiani nell’anno scorso è aumentata di ben 10 miliardi di euro mentre l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ha calcolato un aumento medio di 4 chilogrammi a persona sulla popolazione italiana. Il numero degli italiani che sono stati costretti ad abbandonare le loro attività sportive risulta essere notevolmente superiore. Queste osservazioni erano già emerse a fine 2020 dai dati Crea in occasione dell’Obesity Day; a seguito delle disposizioni ministeriali che purtroppo si prevede verranno ulteriormente imposte, se ne prevede un ulteriore incremento di entità. In Italia oltre un terzo della popolazione adulta soffre di sovrappeso e quasi un dieci per centro è obesa. Considerato che il nostro paese era già detentore da anni del record europeo di sovrappeso negli adolescenti, il fenomeno totale assume una piega ancora più preoccupante, visto che tra le vittime delle conseguenze, sia cliniche che psicologiche, di questa chiusura forzata in casa vi sono anche e soprattutto i giovani di tutte le età. Studi osservazionali su dieta e attività fisica, eseguiti negli ultimi mesi nel Minnesota (Usa) e pubblicati dall’ International Journal of Eating Disorders, applicabili anche al nostro continente, hanno confermato che i crescenti disturbi alimentari sono dovuti proprio alla pandemia e ai lockdown forzati.

La scienza si sta interrogando per far fronte al più presto a questa gravissima tendenza, poiché le previsioni per il futuro, già dichiarate in era pre-Covid-19, paventavano l’ipotesi che quasi metà della popolazione mondiale soffrirà di sovrappeso intorno al 2040.

Gli studi hanno evidenziato aumenti quantitativi di assunzione di cibo come risposta allo stress e all’isolamento sociale, riscoperta della “passione per la cucina” da parte anche di mariti e figli, con conseguenti spuntini fuori pasto, spesso serali o, peggio ancora, notturni, magari seduti sul divano davanti alla tv e con il telecomando in mano, tra un sonnellino e l’altro. Lo studio ha portato allo scoperto un 8% di ricorso a junk food, un 53% di eccessi medi e un 14% di vere e proprie confessate “abbuffate”. Tra le cause riferite vi erano, oltre le tensioni psicologiche, veri e propri sintomi ansioso-depressivi e difficoltà finanziarie.

La scienza si sta interrogando per far fronte al più presto a questa gravissima tendenza, poiché le previsioni per il futuro, già dichiarate in era pre-Covid-19, paventavano l’ipotesi che quasi metà della popolazione mondiale soffrirà di sovrappeso intorno al 2040; una prospettiva veramente allarmante poiché il sovrappeso e l’obesità sono l’anticamera certa di un numero incredibile di patologie croniche, come il Diabete Mellito, l’Ipertensione Arteriosa, la Sindrome Metabolica, le patologie croniche ed autoimmuni, oltre che di un aumento vertiginoso della spesa sanitaria, con enormi ripercussioni socio-economiche su tutti i settori e su tutti noi contribuenti, con ulteriore incremento della crisi mondiale. Studi pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Metabolism, scaturiti dopo analisi tra il comportamento alimentare e la risposta biologica dell’organismo, hanno posto l’attenzione soprattutto sulla risposta dei valori glicemici alcune ore dopo l’assunzione dei cibi. Tutto ciò ha a che fare con il problema del controllo della fame, problema centrale di tutte le strategie dimagranti.

Vi è pure da rilevare una correlazione di verso opposto con la pandemia in corso e cioè l’evidenza sempre più certa che gli esiti gravi da infezione virale da Covid-19 si verifichino maggiormente non solo in chi soffre di obesità ma anche in chi è in sovrappeso. Studi congiunti francesi, americani e inglesi confermano i dati certi di questa osservazione, riportati sulla rivista Microbiologia Italia, soprattutto riguardo a fattori di rischio come Diabete Mellito, Scompenso Cardiaco, Sindrome da Ipoventilazione, deficit immunitario ed elevata espressione dei recettori dell’angiotensina tipo 1 e 2 nel tessuto adiposo.

Ne possiamo trarre quindi l’importante conclusione che se aumentiamo di peso ci esponiamo a numerosissimi rischi, come la maggior parte delle patologie croniche descritte. Non solo, il sovrappeso è un fattore predisponente oltre che aggravante numero uno nei confronti di qualsiasi minaccia virale, oltre che anticamera delle peggiori complicanze. Si conferma pertanto che il primo passo per la prevenzione e la prima cosa da fare per preservarci in salute e benessere è affidarci a metodi di controllo del peso e di correzione della nostra nutrizione e di quei concept che ci portino ad essere maggiormente consapevoli dell’importanza di apprendere corretti stili di vita.

Il metodo EasyDetox®, creato dopo quasi due decenni di studi, ricerche e sperimentazioni ha visto, dopo la sua presentazione nel 2015 all’Expo Internazionale sulla Nutrizione dei Popoli, più di 70.000 persone trarne enormi benefici. Il concept può essere seguito comodamente a casa o sul posto di lavoro o in vacanza, seguito online tramite gruppi social (WhatsApp e Telegram) e permette alle persone di eseguire facilmente (easy), a distanza, un efficace, straordinario e veloce (una decina di giorni) percorso, relazionando con altri partecipanti tramite chat. L’assistenza è quotidiana, continua e gratuita da parte di guide formate, aggiornate e assistite da medici nutrizionisti e professionisti del settore. Tale incipit di “sblocco” può essere poi seguito dalla elaborazione, da parte dei medici nutrizionisti stessi, di schemi personalizzati “su misura” per ogni partecipante, fino al completamento degli obbiettivi di ognuno: non solo raggiungere il peso ideale ma anche una condizione di salute e benessere ideali, oltre che una performance energetica e mentale uniche, come testimoniano i numerosissimi partecipanti, tra cui sportivi professionisti e medaglie d’oro olimpioniche. A conferma di queste migliorie in ambito di performance vi è un’interessante ulteriore progetto, nato come naturale spin-off del concept EasyDetox®, cioè la sua introduzione nel mondo del lavoro, concepito come elemento portante delle piattaforme di Welfare Aziendale. Il risultato di questa startup è quello di incrementare il benessere fisico, mentale e sociale del lavoratore proprio nell’ambiente di vita attiva più esteso della nostra esistenza, quello dell’attività lavorativa.

Dott. Patrizio Hermes Barbon
Medico Chirurgo – Specialista in Pediatria
Esperto in Consulenze Nutrizionali e Idrocolonterapia
Ideatore del metodo EasyDetox®️